Manens-Tifs wishes you a Happy New Year
“L’anno nuovo si apre nella prospettiva di una ripresa economica, laddove il mondo dell’ingegneria e della progettazione svolgerà un ruolo centrale.
Sarà questo anche il momento per spingere sul rinnovamento dei processi progettuali e sul consolidamento di una vera cultura della sostenibilità ambientale che coinvolga sia il mondo interno dei collaboratori, sia il mondo esterno degli investitori e utilizzatori.
Da una parte quindi il completamento della transizione digitale, che richiede l’allargamento della conoscenza dei nuovi strumenti operativi a tutte le figure coinvolte nello sviluppo del progetto, il potenziamento delle infrastrutture informatiche e il rinnovamento delle modalità di lavoro e di rappresentazione del progetto stesso.
Dall’altra parte maggiore sensibilizzazione e allargamento della conoscenza delle tematiche della sostenibilità, intesa non solo come mera ricerca della massima efficienza del sistema edificio-impianto da progettare, ma come ricerca del minimo impatto sull’ambiente durante tutto il ciclo di vita; ciò significa approfondire la conoscenza dei materiali, della loro provenienza, delle tecniche di lavorazione, della loro durata di vita, delle possibilità di riciclo e delle modalità di smaltimento; significa anche approfondire il progetto sulle tecniche e modalità di installazione dei componenti e dei sottosistemi, valutandone l’impatto durante la realizzazione in cantiere ovvero la possibilità e convenienza ambientale di utilizzare soluzioni preassemblate; significa infine studiare soluzioni per la gestione e manutenzione successiva dell’opera, in grado di utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie smart e dall’intelligenza artificiale.
Digitalizzazione del progetto e sostenibilità ambientale rappresentano quindi, per le società di ingegneria, i due driver principali di sviluppo dei prossimi anni. Essi richiedono importanti investimenti in attrezzature e capitale umano, ma soprattutto un rinnovamento culturale; a maggior ragione laddove si consideri la missione dell’ingegnere-progettista quale soggetto di riferimento per creare una nuova sensibilità e un comune linguaggio tecnico-culturale con clienti, investitori e utilizzatori. Non solo quindi dotazione di potenti strumenti HW e SW (ampiamente disponibili sul mercato) di modellazione digitale o di analisi degli impatti ambientali, e di risorse umane in grado di utilizzarli, ma soprattutto la capacità di promuovere nuove idee e soluzioni, analizzare, interpretare, fare sintesi dei risultati, rappresentarli e presentarli agli investitori e utilizzatori, valorizzando i benefici delle diverse soluzioni alternative non solo in termini puntuali e locali, ma anche in termini più ampi di benefici complessivi, gestionali, manutentivi, ambientali, estesi all’intero ecosistema.
Lo sviluppo delle società di ingegneria secondo queste direttrici determina anche il rafforzamento del concetto di progetto integrato. Se fino a qualche anno fa il concetto di integrazione era inteso come sinonimo di coordinamento, che poteva essere svolto in momenti discreti nel corso dello sviluppo progettuale, il nuovo approccio, basato sulla digitalizzazione e sostenibilità, richiede una operatività integrata continua.
In particolare i diversi aspetti della sostenibilità ambientale e in generale della fisica dell’edificio interessano in modo trasversale tutti gli ambiti progettuali (strutture, edilizia, impianti); lo sviluppo del progetto non avviene secondo un processo lineare, bensì in modo ricorsivo interessando continuamente tutti i diversi ambiti. L’utilizzo di strumenti digitali di modellazione e collaborazione facilita queste nuove modalità operative, richiedendo peraltro ulteriori investimenti in capitale umano in grado di gestire e coordinare processi complessi.
Questo contesto fornirà anche ulteriori motivazioni per agevolare aggregazioni societarie o altre forme consortili, diluendo su strutture di maggiori dimensioni l’impatto degli investimenti da realizzare e, nel caso di aggregazioni tra società con specializzazioni diverse, facilitando i processi di integrazione progettuale.
Manens-Tifs da anni ha orientato il proprio sviluppo secondo queste linee di azione: digitalizzazione del progetto e sostenibilità ambientale.
Tuttavia nella prospettiva di una prossima ripresa economica su larga scala, ha definito un piano di investimenti e di attività per accelerare la transizione digitale e la transizione verde: sviluppo e implementazione di una nuova piattaforma operativa di gestione, collaborazione e condivisione delle informazioni; sviluppo e aggiornamento delle procedure e degli standard informativi per la progettazione BIM; ridefinizione di procedure per garantire una analisi “standard” dei principali parametri di sostenibilità ambientale da effettuare su tutti gli edifici oggetto delle attività Manens-Tifs; nuovo impulso alla ricerca su nuovi materiali e soluzioni costruttive; attività di formazione e qualificazione certificata dei collaboratori.
La Direzione di Manens-Tifs è fortemente motivata nell’accelerare questi sviluppi, convinta della necessità sempre più forte di coniugare le opportunità di business con un’azione progettuale rispettosa delle fragilità del nostro pianeta, dando un significato etico-sociale al nostro lavoro di ingegneri e mantenere nel contempo quel ruolo di riferimento nel mondo dell’ingegneria che abbiamo costruito in 50 anni di attività”.
Giorgio Finotti
(CEO Manens-Tifs)