Welcome Feeling at Work
Progetto di rigenerazione urbana dell'ex sede della casa editrice Rizzoli, basato sui concetti dell’architettura biofilica.
Azienda USL Umbria 2
Manens Spa – Arch. Andrea Manganaro e Arch. Nicola Sannito
Narni (TR)
Edilizia sanitaria
20.000 mq
2018 – in corso
Il nuovo ospedale rientra fra gli interventi di recupero ambientale e paesaggistico di un’area che un tempo ospitava una cava e si trova in posizione baricentrica tra i comuni di Narni e Amelia. La proposta è quella di realizzare una struttura ospedaliera “di comunità”, ben inserita e integrata nella rete regionale e in grado di conciliare e unire specificità di funzione alle esigenze sanitarie locali.
L’idea è stata quella di progettare un ospedale che conciliasse le necessità dettate dalla cura della persona con l’esigenza di operare una ricucitura e riqualificazione di una porzione di territorio. Si è pensato di far coincidere le movimentazioni di terra e i consolidamenti, comunque necessari nel fronte di cava, con la costruzione del nuovo complesso che in qualche modo si adagia e ricostituisce artificialmente l’antico fronte della collina. Un esempio di integrazione tra riqualificazione e basso impatto ambientale si sintetizza nel posizionamento degli organismi architettonici all’interno di un’area paesaggisticamente compromessa e resa instabile dall’attività estrattiva.
Il progetto propone di realizzare un fabbricato ospedaliero strutturato funzionalmente su di un sistema a piastra al centro della quale sono state inserite 2 ampie chiostre quadrate dimensionate su 2 moduli per lato per permettere il massimo afflusso di luce naturale anche al centro del complesso edilizio, nel rispetto dettato dai Criteri minimi ambientali. I primi 2 livelli della piastra, in particolare quelli che ospitano la parte logistica e le alte tecnologie, risultano essere interrati nel versante rivolto a monte.
Sul lato sud, completamente libero ed esposto alla vista del panorama, verso la vallata, si attesteranno alcuni accessi dedicati alla logistica ed al Servizio di confezionamento e distribuzione dei pasti proveniente da centro di cottura esterno. Sempre su questo lato è stato inserito un camminamento a sbalzo che con il suo parapetto determina una linea che taglia longitudinalmente il prospetto su quel lato separando volumetricamente (anche attraverso un diverso uso dei materiali delle facciate), i corpi di fabbrica che poggiano superiormente alla Piastra rispetto ad essa, con il risultato finale di ridurne l’impatto visivo che altrimenti avrebbe avuto per una buona parte con i suoi 5 livelli. Il ballatoio sarà reso accessibile, in raccordo con le quote sottostanti attraverso due ampie scalinate poste sempre sul versante sud, in grado di collegare le quota della viabilità pubblica pedonale con le quote del parcheggio scoperto dedicato all’utenza.
Per ridurne l’impatto percettivo del fronte più alto verso sud, l’organismo edilizio posto al di sopra della Piastra Ospedaliera (che sarà occupato per la maggior parte della sua superficie dai reparti di degenza, mediche e chirurgiche oltre che da spazi dedicati ad Ambulatori e servizi sanitari destinati all’utenza esterna), oltre ad essere più aperto perimetralmente, denuncerà visivamente la sua differente destinazione funzionale rispetto alla Piastra, attraverso un diverso trattamento delle facciate che è stato pensato in mattoni “faccia a vista” e che quindi si staglierà cromaticamente rispetto al rivestimento ad intonaco chiaro che rivestirà i volumi del basamento parzialmente interrato.
Progetto di rigenerazione urbana dell'ex sede della casa editrice Rizzoli, basato sui concetti dell’architettura biofilica.