ISTITUTO DI RICERCA IN BIOMEDICINA BELLINZONA - SVIZZERA

CLIENTE

Istituto di Ricerca in Biomedicina

ARCHITETTURA

Arch. Aurelio Galfetti

LOCATION

Bellinzona – Svizzera

SETTORE

Laboratori di ricerca

SUPERFICIE

12.000 mq

PERIODO INTERVENTO

2015 – 2021

SERVIZIO

  • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva MEP
  • Consulenza acustica

SPECIFICHE

  • Dimensione dei laboratori: da 90 a 120 mq
  • Tetto orizzontale: 3000 mq di fotovoltaico

Manens, in collaborazione con lo studio dell’Architetto Galfetti, può vantare la progettazione della nuova Sede dell’IRB di Bellinzona in Svizzera.

Il nuovo edificio comprende in particolare spazi adibiti ad ufficio, laboratori con gli annessi locali di supporto, locali di servizio e secondari che riuniscono sotto un unico tetto l’Istituto di Ricerca in Biomedicina, l’Istituto di Ricerca Oncologica e i laboratori di ricerca del Neurocentro della Svizzera Italiana.

Due obbiettivi importanti sono stati prefissati per la progettazione dell’IRB. Il primo ha previsto che la nuova costruzione contribuisse a conservare, evidenziandolo, il grande respiro del paesaggio attuale; ciò significa una costruzione che salvaguarda il “vuoto verde” e propone un ingombro minimo in altezza.
Il secondo si è prefisso di contribuire a valorizzare al massimo il parco urbano.

I due elementi fondamentali alla base del concetto energetico dell’edificio sono stati lo sfruttamento massimo del teleriscaldamento, non solo in inverno, e dell’acqua di falda per il raffreddamento. Le architetture si fondano sulla trasparenza come strumento per stabilire un fluido rapporto fra interno ed esterno creando un benessere degli spazi interni e per il bilancio energetico. Particolarmente per i laboratori e gli uffici, si è optato per un sistema a tende a rullo esterne verticali che, rispetto agli elementi fissi di protezione solare (brise-soleil) presenta il non trascurabile vantaggio di lasciare la visuale totalmente libera quando non serve schermare i raggi solari.

Gli ambienti in cui non sono previste attività specialistiche di laboratorio sono condizionati mediante soffitto radiante e aria primaria in grado di garantire il ricambio orario per persona previsto da normativa al fine di soddisfare le esigenze minime per l’igiene dell’aria interna e per il controllo dell’umidità ambiente. Ogni ambiente è provvisto di sensori di presenza, i quali agiscono non solo sul sistema di illuminazione ma anche sull’attenuazione dell’impianto di climatizzazione. I serramenti esterni apribili sono dotati di sensori di apertura; nel caso in cui il sistema di telecontrollo rilevi l’apertura di una o più finestre all’interno di una stanza il sistema di supervisione procederà a spegnere l’impianto di climatizzazione dell’ambiente stesso.

Nei laboratori a livello di biosicurezza 2, è stato previsto un impianto di climatizzazione ad aria a portata variabile integrato con soffitto radiante caldo/freddo; l’impianto si interfaccia con il sistema di estrazione delle cappe. Grazie a tale sistema i laboratori vengono mantenuti in depressione rispetto all’ambiente esterno. La gestione dell’intero processo si è basata su procedure del “Sistema Qualità”, garantendo così un controllo in sede di pianificazione e programmazione del lavoro progettuale.

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