
Dipartimento di Chimica e Scienze del Farmaco – Università di Pavia
Un’infrastruttura moderna e funzionale, in piena sinergia con le strutture del Campus esistente e il tessuto urbano circostante
Università degli Studi di Pavia
Arch. Giovanna Mar
Pavia
Università e Ricerca
24.600 m²
Progettazione: 2022-2023
Direzione Lavori: 2023 – in corso
Un progetto di ristrutturazione che mira ad ottenere una struttura moderna e funzionale, in piena sinergia con le strutture del Campus esistente e il tessuto urbano circostante.
Situato nell’area nord-occidentale di Pavia, lungo la via Taramelli, il nuovo complesso del Campus Scientifico dell’Università di Pavia prevede la ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dei Dipartimenti di Chimica, Scienze del Farmaco e Fisica.
La struttura si sviluppa su quattro piani fuori terra e un livello interrato. Quest’ultimo accoglie parcheggi e laboratori specializzati. Il piano terra ospita aule, spazi comuni e servizi, mentre ai livelli superiori si distribuiscono laboratori didattici, di ricerca e uffici dipartimentali.
Il Nuovo Polo è stato concepito come un organismo unitario, in armonia con gli altri edifici del campus. Seguendo questo principio di sinergia e unità, la progettazione si è impegnata a sviluppare gli aspetti di:
Rappresentatività: la facciata principale, ad ovest, assume un ruolo simbolico di collegamento tra università e città. L’idea architettonica è quella di realizzare una struttura a “ponte” sopra la viabilità, a sottolineare la funzione dell’università di connessione tra saperi, tra teoria e pratica. Inoltre tale soluzione prefigura una futura sinergia tra il polo universitario e il tessuto urbano compreso il vicino ospedale.
Accoglienza e interazione: il piano terra è ridefinito per offrire spazi fluidi, sia in orizzontale che in verticale, con un forte legame tra ambienti interni ed esterni. L’obiettivo è favorire l’incontro e lo scambio culturale tra studenti, docenti e ricercatori, creando luoghi di studio e socializzazione immersi in un contesto che stimola l’apprendimento e la concentrazione.
Funzionalità e flessibilità: la progettazione architettonica privilegia la riconfigurazione funzionale degli spazi, con un sistema di facciata articolato su più livelli che include ballatoi e cavedi tecnologici, garantendo una distribuzione interna adattabile alle esigenze didattiche e di ricerca.
Sostenibilità ed efficienza energetica: le soluzioni impiantistiche e le strategie di contenimento energetico mirano alla riduzione dei consumi e all’ottimizzazione delle prestazioni, in linea con i
più avanzati standard di sostenibilità ambientale. L’uso della modellazione BIM oltre a consentire la gestione integrata del progetto, migliora anche gli aspetti di efficienza e sostenibilità.
Un’infrastruttura moderna e funzionale, in piena sinergia con le strutture del Campus esistente e il tessuto urbano circostante
Il progetto di ampliamento del polo dell’innovazione H-Farm, nel cuore del parco naturale del fiume Sile
L’università tra terra e mare nasce dalla volontà di avvicinare le attività accademiche e di ricerca scientifica alle realtà industriali del territorio che sorgono nell’area di Mestre.