Pigiama Run 2025: la consegna della donazione a Salus Pueri

A due mesi dalla Pigiama Run 2025, la solidarietà si è trasformata in un contributo concreto per il nuovo Ospedale Pediatrico di Padova.

Il 26 settembre scorso, oltre 1.500 persone hanno invaso Prato della Valle, correndo e camminando in pigiama in sostegno dei piccoli pazienti oncologici. Manens ha partecipato con un gruppo di 86 persone, aggiudicandosi il premio come gruppo più numeroso della manifestazione. Grazie a questa ampia adesione, sono stati raccolti oltre 23.000 euro.

I frutti di quella partecipazione si sono concretizzati ieri, 26 novembre, con la consegna della donazione da parte di LILT Padova alla Fondazione Salus Pueri: un assegno da 13.240 euro destinato all’umanizzazione degli spazi del nuovo Ospedale Pediatrico. Il resto della donazione sarà destinato al sostegno delle famiglie dei piccoli pazienti oncologici, aiutandole ad affrontare le difficoltà quotidiane legate alla malattia.

Alla cerimonia erano presenti il Dott. Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell’Azienda Ospedale–Università di Padova, la Prof.ssa Liviana Da Dalt, Presidente della Fondazione Salus Pueri, la Prof.ssa Alessandra Biffi, Direttrice dell’Unità di Oncoematologia Pediatrica, il Presidente di LILT Padova, Ing. Dino Tabacchi, e  l’Ing. Massimo Cadorin a rappresentare Manens.

Un momento di condivisione che ha sottolineato quanto il progetto di umanizzazione contribuirà a fare del nuovo Ospedale Pediatrico una struttura d’eccellenza, capace di integrare competenze cliniche, ricerca e innovazione tecnologica in un ambiente progettato attorno alle esigenze dei bambini con i suoi 155 posti letto, sei sale operatorie all’avanguardia e 26 unità operative pediatriche specialistiche.

Partecipare alla Pigiama Run con LILT Padova ha rappresentato per Manens un’esperienza che va oltre il ruolo tecnico: correndo insieme, ci siamo messi in gioco come persone, portando entusiasmo e vicinanza ai bambini e alle loro famiglie. Questo percorso ci ha ricordato quanto la nostra professione possa avere una dimensione umana, in cui la progettazione non è solo tecnica, ma contribuisce concretamente al benessere e alla funzionalità degli spazi che vivono le persone ogni giorno.

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