POLO BEATO PELLEGRINO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

CLIENTE

Università degli Studi di Padova

ARCHITETTURA

Prof. Arch. Paolo Portoghesi Arch. Ruben Verdi Studio Architetti Mar Srl Arch. G.Galeazzo

LOCATION

Padova, Italia

SETTORE

Università e Ricerca

SUPERFICIE

17.600 mq

ANNO

Progettazione: 2007-2010
Realizzazione: 2016-2019

SERVIZIO

  • Progetto MEP
    (preliminare, definitivo)
  • Direzione Lavori
  • Prevenzione Incendi

SPECIFICHE

  • Aule didattiche: 900 posti
  • Biblioteca: 435 posti
  • Auditorium: 250 posti
  • Sala conferenze: 224 posti
  • Autorimessa: 40 posti

Il nuovo Polo Umanistico dell’Università di Padova, inaugurato nell’anno accademico 2019/2020, è il risultato della riqualificazione dell’ex Ospedale Geriatrico di via Beato Pellegrino, un complesso storico risalente al XIX secolo e rimasto inutilizzato per oltre vent’anni

L’intervento ha trasformato l’area in un campus universitario moderno e sostenibile, che ospita le facoltà umanistiche precedentemente dislocate in varie sedi cittadine.

Il progetto ha previsto la demolizione degli edifici più recenti e la costruzione di cinque nuovi fabbricati, oltre al restauro di tredici edifici storici. Il campus comprende 18 aule didattiche per un totale di circa 900 posti, due aule informatiche, un’aula magna da 250 posti, una sala polivalente da 224 posti, uffici dipartimentali e una biblioteca centrale di oltre 5.000 m², con una capacità di oltre 500.000 volumi .

Dal punto di vista urbanistico, l’intervento ha restituito il complesso alla città, trasformandolo in una struttura aperta e permeabile, con una sequenza di edifici e spazi aperti destinati alla didattica, allo studio e all’aggregazione, caratterizzati da un’ampia presenza di luce naturale.

Impianti tecnologici all’avanguardia e ricerca universitaria

Gli impianti tecnologici sono stati progettati secondo i più recenti principi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, diventando essi stessi oggetto di studio per l’Università. La climatizzazione di base degli edifici è garantita da un campo geotermico composto da 60 sonde verticali profonde 120 metri, abbinate a pompe di calore acqua-acqua, eliminando completamente il consumo di gas metano .

Particolarmente rilevante è il sistema di ventilazione naturale della galleria dell’edificio P4, uno spazio distributivo coperto da una vetrata. Parte dell’aria esterna viene prelevata da una corte adiacente e convogliata attraverso un condotto in plastica antimicrobica interrato a circa 1,3 metri di profondità per circa 80 metri, sfruttando la capacità del terreno di preriscaldare l’aria in inverno e raffrescarla in estate. Il sistema è controllato da sonde di temperatura che ne attivano il funzionamento in base alle condizioni esterne.

Inoltre, sono stati realizzati tre pozzi supplementari dedicati esclusivamente alla ricerca e al monitoraggio del sottosuolo, i cui dati, raccolti e analizzati dal Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, contribuiscono sia alla ricerca avanzata sia all’ottimizzazione del sistema geotermico

Inseriamo 3 dati importanti Da mettere in evidenza che sia di fonte energetica o strutturale.

LOREM IPSUM
LOREM IPSUM
IN FASE DI ACCREDITAMENTO

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