Aeroporto “Gino Lisa”: presentato il VIA per la rifunzionalizzazione dello scalo foggiano

Un passo avanti per il rilancio dell’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Masterplan al 2035 che punta a trasformare lo scalo in un’infrastruttura strategica per la Regione Puglia.

Ad oggi, lo scalo aeroportuale Foggia- G. Lisa è destinato a centro strategico della Protezione Civile regionale e polo logistico per tutte le funzioni di interesse pubblico legate alle attività di protezione civile e soccorso. Il piano di sviluppo, fissa un obiettivo ambizioso per l’Aeroporto di Foggia: passare da 70.000 utenti a 200.000 passeggeri annui entro il 2035. Per raggiungerlo, sono previsti interventi strutturali tra i quali, l’adeguamento della aerostazione passeggeri, la riqualifica di hangar esistenti e del piazzale di sosta aeromobili, la creazione di un parco fotovoltaico. È prevista inoltre la creazione un Centro di Innovazione con funzioni di supporto, di ricerca, sperimentazione e sviluppo di attività in materia di sostenibilità ambientale, tutela del territorio ed emergenze, con gli annessi laboratori, attrezzature, edifici residenziali per ricercatori ed operatori. La maggior parte degli interventi del piano di sviluppo aeroportuale sono volti a garantire l’efficientamento energetico e la decarbonizzazione dell’infrastruttura.

La Valutazione di Impatto Ambientale ha analizzato in dettaglio i possibili effetti sul territorio, prendendo in esame atmosfera, qualità delle acque, suolo, ecosistemi, inquinamento acustico e luminoso. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità, minimizzando le criticità ambientali.
La redazione dello Studio è stata effettuata dal team di professionisti Manens, sotto il coordinamento dell’Ing. Alessandra Lisiero, in RTP con Iride per la per la Redazione del Masterplan.

Gli interventi previsti per lo scalo rappresentano un’opportunità di crescita per il territorio. Una maggiore connettività aerea potrebbe infatti rappresentare un volano per il turismo e l’economia locale, favorendo una mobilità più efficiente e sostenibile.

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